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i laboratori 

E-tivity

corso online

Nel corso dell'anno di prova è stato possibile partecipare ad una serie di seminari e laboratori volti all' approfondimento della professione insegnante. Tra questi due interessanti proposte:

dai bits ai robot

laboratorio

scuola lavoro

seminario
dai bits ai rbot

dai bits ai robot

Tra i laboratori frequentati è sicuramente stato il più interessante.

Un modo nuovo, dinamico, interattivo e stimolante di fare scuola. A livello didattico rispecchia pienamente quelle che sono le nuove idee dell'apprendimento per competenze. il ragionamento attivo qui mette in campo moltissimi aspetti interessanti del "nuovo" apprendimento.

Assolutamente inclusiva la pratica laboratoriale costruttivista permette di elaborare in modo creativo una qualsiasi problematica ad esempio legata al calcolo, alla struttura, alla fisica, ai pesi, all'iter progettuale e molto altro.

vediamo un paio di esempi...

Abbiamo potuto sperimentare come dar vita ad un robot che rispondesse ad una serie di comandi permettendoci di programmarlo senza per forza essere a conoscenza del complesso linguaggio di programmazione. L'esercizio era volto ad analizzare il causa effetto ed è stato possibile mettendo in campo semplici ragionamenti alla portata di tutti. Grande soddisfazione nel veder concretizzarsi un qualcosa di apparentemente molto complesso da realizzare. 

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Altro interessante intervento di costruzione creativa è stato possibile grazie ad un kit composto di cannucce e appositi leganti. 

Ci è stato chiesto di lavorare in gruppo per poter progettare e realizzare il prototipo di un gioco da luna park che fosse in grado di muoversi. Abbiamo quindi costruito un "galeone dei pirati" mettendo in gioco un attento studio di utilizzo di figure piane, solide  che potesse sia muoversi che stare in equilibrio. Avevamo poco tempo a disposizione e sembrava quasi impossibile realizzarlo, ma il lavoro di gruppo ha portato i suoi frutti ed abbiamo egregiamente concluso il lavoro.

Sfruttare a scuola quanto imparato è possibile 

Troppo spesso si lascia in secondo piano la possibilità di mettere a disposizione del gruppo il proprio sapere. Ogni uno di noi è più bravo in alcune cose rispetto ad altre e anche nell'attività didattica questo dovrebbe essere messo in gioco in maniera più attiva. 

Durante il corso abbiamo potuto sperimentare in prima persona possibili esercitazioni da far fare ai ragazzi per rafforzare la tematica della collaborazione:

trovare insieme soluzioni ingegnose che probabilmente non avremmo trovato da soli.

Nell'insegnamento della mia disciplina ho avuto modo in realtà di sperimentare qualcosa di simile e constatare l'efficacia di questa pratica.

Spesso anche solo per di rafforzare il gruppo classe.

 

Sarebbe sicuramente interessante valutare l'ipotesi di inserire tali pratiche nel programma abituale.

 

alma diploma

scuola lavoro e professioni - Alma Diploma

La partecipazione al seminario è stata particolarmente utile.

Un’occasione per riflettere e sondare il complesso tema legato all’orientamento; fare la giusta scelta per il proprio percorso studi proiettato verso il futuro impiego e che tenga conto delle molteplici variabili di ogni individuo.

AlmaDiploma sviluppa questo interessante progetto tra scuole, con le scuole e nelle scuole.

Vuole fornire strumenti per strutturare la formazione dallo sviluppo di una didattica autonoma delle scuole per orientare.

Proprio quest’anno ho avuto la possibilità di approcciarmi al tema come referente per l’orientamento in entrata nella mia scuola; in questo primo anno operativo ho cercato di osservare in prima battuta quali siano le reali esigenze perché l’orientamento possa davvero essere efficace.

Durante il seminario c’è stato modo di toccare molti aspetti interessanti tra quelli da considerare:

1. la collaborazione complessiva tra gli insegnanti volta ad orientare realmente il singolo mettendo in risalto le specifiche caratteristiche ed attitudini per una scelta più consapevole del proprio percorso scolastico sia in entrata che in uscita;

2. capire e organizzare coerentemente la scelta degli istituti stessi per poter meglio considerare, ed eventualmente ri-orientare correttamente, nel caso di scelte sbagliate; questo è possibile solo se ogni scuola (e docente) ha ben chiaro il tipo di percorsi studi al quale partecipa.

Se non c’è una valida motivazione cadono tutti gli apprendimenti.

La riflessione si associa perfettamente con quel che accade ad esempio in una scuola come quella in cui insegno: passata dall’essere prima un ISTITUTO D’ARTE a diventare oggi LICEO ARTISTICO.

Conseguentemente l’offerta formativa è cambiata di molto in termini didattici e di obiettivi culturali. Il divario, nel settore artistico oggi è cresciuto non poco tra la possibile scelta di un percorso pratico del professionale ed uno più artistico/culturale di un liceo. Anche in tema di orientamento abbiamo quindi assistito in questi anni a un cambio di direzione, oltre al modificarsi del target rispetto al precedente afflusso.  

Da parte dell’utenza permane all’oggi un po’ di confusione, una più difficile lettura del percorso formativo. Proprio per questo c’è ancora margine di miglioramento sull’intervento di orientamento che deve essere fatto.

Tante le cose interessanti emerse durante il seminario che hanno catturato la mia attenzione rispetto alle problematiche riscontrate in parallelo nel mio vissuto. Considerare la giusta scelta quando vi è realmente la volontà, da parte nostra e la motivazione da parte dei ragazzi, di indirizzare correttamente nell’ottica di una didattica inclusiva.

Mi ha interessato particolarmente anche la tipologia d’intervento proposto al Pozzo, e illustrato durante l’incontro, in tema di orientamento interno alla scuola. Un sondaggio somministrato ai ragazzi del biennio, volto ad indagare attitudini e interessi, per aiutarli a fare una scelta più consapevole dell’indirizzo per il triennio.

Approfondirò sicuramente l’argomento per meglio capire quanto potrebbe essere utile introdurlo anche nella scuola dove insegno.

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